Calcio – Il derby tra educatori ed animatori si decide solo dopo il terzo tempo !!

Pubblicato giorno 19 luglio 2016 - In home page

Ebbene sì, sarà stata la voglia di emulare gli Europei 2016, ma in questa calda estate ci è venuto il desiderio di organizzare una sfida calcistica, di quelle epocali: una di quelle di cui poi si parla a lungo. Detto, fatto.
Mercoledì 13 luglio si è svolta presso il campo sportivo di Masiano la prima (e speriamo non unica) edizione del derby di San Pierino, che ha visto fronteggiarsi due squadre molto diverse sul piano dell’età, ma soprattutto su quello fisico: da una parte, gli educatori (una forma assai carina di definire gli over 20, 30, 40 e, ahiloro, anche gli over 50); dall’altra, gli animatori, squadra giovane e intraprendente, il cui unico vero obiettivo era quello di non pagare il campo da gioco, onere destinato ai vincitori.
Infatti, i “vecchietti” hanno avuto la meglio, al termine di tre tempi assai combattuti, dai quali tutti, se non indenni, sono usciti miracolosamente vivi… .
E come ogni partita di cartello che si rispetti, sono spuntate anche le… “pagelle ignoranti”, che di seguito pubblichiamo ( n.b. il voto corrisponde all’ignoranza della prestazione, quindi, quanto più è alto, tanto più la valutazione è negativa).
Educatori :

ALESSIO voto 6,5 – Un punto interrogativo della partita: nessuno conosceva le sue doti calcistiche. Unica sicurezza, i suoi precedenti nel gioco del pallone. Obbligato, però, dopo circa un tempo, a ricoprire il ruolo di portiere a causa del riacutizzarsi di un infortunio.
N.R. (nome rappresentativo) – L’INCOGNITA

ALEX voto 7,0 – Sicuramente un’esperienza meno faticosa di quella affrontata nel preparare i cresimandi. Una caccia disperata ed inutile, fin dal primo minuto, alla ricerca di una palla profonda da poter sfruttare. Virale ormai sui social la pallonata ai danni di Giuliano, con la quale il giornalista tentava di portarsi a casa un prezioso souvenir.
N.R. – IL CACCIATORE

GIOVANNI voto 6,0 – Beh, che dire… . Per vedere un giocatore determinato e abile come lui dobbiamo tornare con la memoria al Van Basten del 1995. Sicuramente una prestazione degna di lode, che ha fatto riflettere molto gli adolescenti, i quali si stanno già organizzando per arginarlo, a costo di ricorrere alla barella, al primo minuto della prossima edizione del derby. Perde punti per un movimento da scorpione a terra, nel secondo tempo, davvero discutibile. Al momento, l’unico modo che Giova ha per rimediare è accompagnare i giovani a prendere le paste ad Agliana.
N.R. – LA LEGGENDA

STEFANO voto 7,5 – Su questo giocatore potremmo aprire una lunga discussione: l’intera tifoseria, accorsa in massa, si è domandata dove fosse finito il mietitore di caviglie, famoso ormai su tutti gli annuari calcistici, la cui aggressività un tempo spaventava i giocatori: essa ha lasciato il posto alla passione innata e mai nascosta del “vecchio” Palchetti per il gruppo teatrale della parrocchia di San Benedetto, attaccamento dimostrato con una serie di simulazioni paragonabili ai più grandi protagonisti dell’arte della commedia.
N.R. – L’ATTOREDUCATORE

MARCO N. voto 8,0 – Un gigante!! Ecco la parola che meglio identifica questo giocatore: un autentico blocco di marmo che non permetteva né ai suoi compagni né agli avversari di inquadrare la porta. Un ruolo per certi aspetti davvero fondamentale. Nei calci di punizione non c’era barriera che lo potesse contrastare, nei calci d’angolo era impossibile non vederlo grazie alla sua giacca fosforescente. Un autentico muro!
N.R. – L’ARMADIO

MARCO F. voto 7,0 – La prima cosa che tutti hanno potuto notare in questo giocatore è la velocità, a tratti assai vicina allo 0, a causa di un infortunio subìto durante la fase di riscaldamento del match. Ma il fatto che non si sia praticamente mosso non gli ha impedito di trasformarsi nel più spietato goleador mai visto su un campo di calcio. Tra colpi di tacco e colpi di testa da fermo è riuscito per ben tre volte ad avere la meglio del portiere avversario. Fortuna o strategia? Certo, la fortuna lo ha aiutato in qualche situazione, ma sicuramente la sua arma vincente è stata la strategia di confondere il portiere mediante un prolungato campeggio nell’area avversaria.
N.R. – IL COBRA

KEN voto 8,0 – Anche questo giocatore ha una lunga storia alle spalle, seppur giovane e, diciamolo, prestato agli educatori. Ai tempi d’oro era conosciuto con l’appellativo CARROARMATO e tutt’ora continua a non smentire questo soprannome, soprattutto in occasione di due calci di rigore che qualcuno ha paragonato a quelli di Mark Lenders.
Chiaro, inoltre, è l’attaccamento alla madrepatria dimostrato attraverso il “Brexit” messo in atto ad inizio terzo tempo, a causa di alcune divergenze con gli altri membri del sodalizio. Formidabili le sue 723.238 palle spazzate via a casaccio, che hanno salvato in più situazioni la sua squadra.
Degno di nota il goal segnato dalla propria metà campo ai danni di Baggiani, che continua ancora a chiedersi cosa sia successo… .
N.R. – KENSO93RACING

MICHELE voto 6,0 e 9,0 – Doppio voto per un doppio ruolo in campo. Chiaramente, il voto più basso è attribuito al suo ruolo da giocatore: tra stop assurdi e tiri ad effetto, questo top player ha sicuramente dato prova di un calcio convincente. Non è, però, la sua prestazione come giocatore che ha stupito, bensì il 9 ignorante ricevuto per il suo arbitraggio ed in particolare per la qualità del giudizio sui falli subiti dalla squadra degli educatori, che qualcuno potrebbe riconoscere come espressione alta di campanilismo. Lo avremmo voluto avere come arbitro nella recente Italia – Germania: sicuramente il nostro Europeo avrebbe avuto un miglior epilogo. Gli animatori lo hanno più volte invitato a limitarsi a far rispettare la legge canonica in tribunale e non il regolamento in un campo di calcio.
N.R. – GIUDICE MA NON ARBITRO

Animatori

MIRKO voto 8,0 – Ogni volta che si parla di portieri da pallone d’oro, questo giocatore non può non essere citato: la sua vocina rimbomba tutt’ora per il pistoiese, eppure in campo c’era chi non lo sentiva. Decisivi ed efficaci i suoi interventi di pugno (non tanto per la tecnica, quanto invece per la paura che incutevano). Meno apprezzate le papere ed i goal subiti (persino da centrocampo).
N.R. – IL MEGAFONO

GIULIANO voto 6,5 – Marcelo. E’ questo il nome che si è auto-attribuito durante tutto l’incontro: un giocatore abile e rapido, abituato a correre come se non ci fosse un domani. In realtà la sua prestazione (salvo i due goal segnati) è paragonabile a quella di un Thiago Motta in piena forma. Ha rischiato nel secondo tempo di tornare a casa privo dei gioielli di famiglia, ma fortunatamente il tentativo avversario non ha avuto buon esito. Decisivo e lodevole, invece, l’intervento a fine gara per salvare il Martini da un mortifero attacco di crampi.
N.R. – MARCELO DEI POVERI

DADDY voto 7,0 – Mai nella storia del calcio moderno si era visto un CR7 giocare da difensore centrale (anche se del campione portoghese si è visto il tiro ad inizio del secondo tempo). Numerosi i tentativi da parte del giovane talento 2002 di avanzare ed altrettanto numerosi i tentativi di stroncare le caviglie del padre. Punito ingiustamente per una scivolata con i piedi a martello durante il terzo tempo, termina la partita (contro ogni aspettativa) con ancora un po’ di fiato.
N.R. – IL PARRICIDA

EDO voto 8.5 – L’ignoranza di questo giocatore è il suo elemento caratteristico, noto fin dai tempi del Capostrada. Mostra davvero una serie di grandissime doti ed un’indubbia predisposizione nei confronti del salto in alto e della palla avvelenata, riuscendo ad evitare un numero considerevole di palloni scagliati verso di lui. Subisce anche un tunnel ad opera dell’ecclesiastico avversario, ma ciò non basta a demoralizzarlo e perciò sfodera una serie di tiri, uno più storto dell’altro. Coerente però con se stesso, al momento del rigore, annuncia la palla in alto a destra e mantiene la promessa, pur mancando lo specchio della porta.
N.R. – ESPERTO DI PALLA AVVELENATA

ROBE(rtino) voto 7,0 – La prestazione priva d’ignoranza gli farebbe guadagnare la semplice sufficienza in questo match. Ottimo nello smistare i palloni ed anche, in certi casi, nello sviluppare azioni individuali, tale caratteristica lo ha reso il vero ed unico regista di questa partita. In pratica, una versione di Andrea Pirlo “de noaltri”, anche se della leggenda italiana non ha né la nazionalità né i piedi in occasione delle punizioni.
Il 7 ignorante gli è però concesso grazie ad una staffilata che ha colpito violentemente in testa Lorenzo, causando un momentaneo infortunio del compagno.
N.R. – IL REGISTA

LORENZO voto 8,0 – Purtroppo le scarpe nuove non hanno contribuito a migliorarlo, anzi !! Eccetto che per i due goal fatti, questo giocatore non si è proprio visto. Mantenere la posizione non è il suo forte e neanche battere le rimesse laterali. Ormai prossima è la sua candidatura al lancio del disco, in vista delle Olimpiadi 2020.
N.R. – COMICO PURE IN CAMPO

ORLI voto 7,0 – Una mezza delusione per tutti i suoi tifosi arrivati da lontanissimo (qualcuno, si dice, anche da Canapale); a parte qualche lancio con il contagiri, Orli smentisce la sua abilità ed il suo “caratterino” con una prestazione priva di falli e di interventi alla Gattuso. Una serie di giocate prive della passione necessaria sia a scaldare le folle sia a generare una rissa in campo. Stupisce, altresì, i bookmakers non offendendo mai Edo con la sua solita frase: “Edo fai schifo”, e facendo sfumare milioni d’euro dalle tasche degli scommettitori (uno dei quali si dice sia lui stesso).
N.R. – IL FANTASMA

PIPPO voto 10/12 – Una prestazione davvero unica, di un’ignoranza ineguagliabile. La sua presenza in campo è paragonabile a quella di Baggiani alla Messa della domenica. A differenza del compagno Leka, è riuscito a rovinare la Snai: la sua percentuale di possesso palla è circa di -12 minuti a tempo e la sua percentuale di realizzazione (anche se con un rigore messo a segno) è nettamente inferiore alle possibilità di Robertino di non buscarne nel dopopartita. Da ricordare, però, una serie di assist davvero interessanti che lo hanno salvato da una valutazione sicuramente peggiore.
N.R. – LASCIA STARE IL CALCIO, PENSA AL BASKET