Sesta Domenica di Pasqua

Pubblicato giorno 24 maggio 2020 - In home page

In questa sesta domenica di Pasqua, l’evangelista Giovanni riporta alcune parole con le quali Gesù promette lo Spirito della verità, lo Spirito Santo. Tra due domeniche, il 31 maggio, celebreremo la solennità della Pentecoste, proprio per fare memoria del dono dello Spirito Santo, ravvivandolo in ciascuno di noi. Fin d’ora siamo chiamati a riflettere sulla grandezza di questo regalo, considerando chi è per noi lo Spirito Santo  e che cosa opera nella nostra vita quotidiana. Tutti sappiamo che lo Spirito Santo è la terza persona della Ss. Trinità, è Dio come il Padre ed il Figlio, è l’amore che li unisce e si riversa su di noi. Ma come ne avvertiamo la presenza? Ce lo ricorda Gesù, dicendoci che lo Spirito Santo è un altro Paraclito, cioè colui che testimonia a nostro favore; colui che ci guida alla verità ed al valore della nostra esistenza; colui che, anche in queste settimane nelle quali abbiamo fatto l’esperienza di una maggiore solitudine, è rimasto presso di noi ed in noi. Ecco perché è importante invocare lo Spirito Santo, sempre: perché è il Dio in noi e per noi, è il consolatore, il maestro interiore, è colui che ci impedisce di sentirci orfani di Dio, dimenticati e senza speranza; colui che ci fa avvertire l’amore di Dio  e ci aiuta ad amarlo camminando nei Suoi comandamenti, come figli, fratelli e sorelle in Cristo Gesù. Nell’augurarvi buona domenica e buona settimana, vi do appuntamento a domenica prossima, solennità dell’Ascensione al cielo di Gesù: infatti, pur riservandomi di valutare nei prossimi giorni i dati di diffusione del contagio, in quel giorno vorrei riprendere a celebrare l’Eucaristia con coloro che si sentono pronti a farlo in sufficiente serenità. Ad oggi, penso ad un’unica Messa da celebrare all’aperto, intorno alle ore 17; ma, tra venerdì e sabato prossimi, vi darò indicazioni dettagliate. Un caro saluto a tutti voi