Una Quaresima con Pinocchio

Pubblicato giorno 2 aprile 2017 - In home page

Continuano in parrocchia gli appuntamenti mensili dei ragazzi dell’oratorio con ‘Le avventure di Pinocchio’. In queste ultime puntate abbiamo seguito il burattino tra i consigli sbagliati dell’amico Lucignolo, le truffe del Gatto e della Volpe, che si sono rivelati feroci ladri e assassini, ma anche nell’incontro con la Fata Turchina, la quale cerca di insegnargli che le cose che ci fanno bene non corrispondono sempre con le cose che ci piacciono; purtroppo, nonostante i consigli spassionati del saggio Grillo e il bene gratuito della Fatina, Pinocchio continua a mettersi nei guai e, solo dopo essere stato punito e imprigionato ingiustamente, inizia la lunga e faticosa strada del pentimento, prima con la ricerca del povero babbo, poi con l’ammissione davanti alla Fata di tutte le sue mancanze di burattino disubbidiente, infine con la promessa di cambiare radicalmente e diventare un bravo bambino.
Quale occasione migliore del Tempo di Quaresima – ci siamo detti con i ragazzi – per riconoscere, come Pinocchio, i nostri sbagli e i nostri difetti e impegnarci a migliorarne almeno uno, in questi quaranta giorni che ci dividono dalla Pasqua di Gesù.
Per vivere al meglio questo periodo di conversione, durante il catechismo ci siamo affidati a “Virtual B”, un sussidio della Pastorale ragazzi della Diocesi di Verona, nel quale è raccontata la storia di due ragazzini che, attraverso un gioco virtuale, una bussola, fanno il giro del mondo in quaranta giorni, incontrando coetanei che vivono situazioni molto diverse. In ogni avventura, è un verbo quello che ogni ragazzo si porta a casa, tentando di viverlo durante la Quaresima: scegliere, ascoltare, incontrare, prendersi cura, dare la vita, donarsi per risorgere ed esultare.
Perché anche noi, con l’aiuto di Gesù, non approfittiamo per declinare questi verbi nella nostra vita quotidiana?