Anche quest’anno la nostra parrocchia ha vissuto con gioia il centro dell’Anno liturgico: la settimana santa che culmina con il triduo pasquale. Sono stati momenti intensi per la nostra fede che abbiamo avuto la fortuna di vivere in comunità a partire dalla Domenica delle Palme, quando, dopo esserci radunati alle 10.30 nel piazzale dell’oratorio, si è svolta la consueta processione verso la chiesa, ognuno con in mano il suo ramo di ulivo benedetto per ricordare la folla che acclamava Gesù al Suo ingresso in Gerusalemme.
La lettura della passione e morte di Gesù Cristo ci ha subito introdotto nello spirito della settimana santa, tempo di silenzio e riflessione, con il grande dono, anche grazie alla disponibilità di don Michele, di riconciliarci con Dio attraverso il sacramento della confessione.
Il giovedì santo ci ha ulteriormente avvicinati al triduo pasquale e anche nella nostra parrocchia si è svolta la tradizionale “ Messa in Coena Domini “ con dodici uomini, molti dei quali babbi e nonni dei ragazzi del paese ( vedi foto ), che si sono prestati come ‘apostoli’ alla lavanda dei piedi. Durante la messa i piccoli che si preparano a ricevere la prima comunione hanno firmato, come di consueto, il registro della parrocchia, per impegnarsi di fronte a tutta la comunità, ma anche per chiedere preghiere affinchè riescano ad essere fedeli nel loro cammino di fede. Al termine della liturgia eucaristica la reposizione del Santissimo Sacramento ed un breve momento di adorazione e contemplazione nel silenzio. Prima però di ripercorrere nella citata Messa l’ultima cena di Gesù, nell’oratorio, con un gruppo di famiglie e di adolescenti, si è svolta per il terzo anno la cena pasquale ebraica a base di agnello, erbe amare ed horoset: un modo per capire come gli ebrei celebrassero questo particolare momento, ripreso in parte anche da Gesù con i suoi discepoli nel Cenacolo, offrendo se stesso come pane e vino.
La sera del Venerdì Santo, di fronte ad un altare completamente spoglio, con la liturgia della parola abbiamo ripercorso la passione e morte di nostro Signore Gesù Cristo e nella preghiera universale Gli abbiamo affidato tutte le ferite e i dolori del mondo e di ognuno di noi e subito dopo, in processione, ci siamo avvicinati ad adorare la Croce. Al termine della distribuzione della Comunione, l’assemblea è uscita dalla chiesa per una breve “ Via Matris “ che si è svolta tra il cimitero, la statua della Madonna posta nel parco a Lei intitolato, fino ad arrivare all’edicola della Madonna dei sette dolori: un modo per ricordarci che Maria non è fuggita nel momento del pericolo e delle difficoltà ma ha assistito Gesù fin sotto la croce dandoci così un esempio da seguire anche nella nostra vita.
Il Ssabato Santo, dopo le ultime confessioni e le prove del coro che ha animato tutte le celebrazioni della settimana, alle 22 è iniziata la Veglia con la benedizione del fuoco, seguita dall’annuncio pasquale. Durante la Messa è stato benedetto il fonte battesimale, nel quale la mattina seguente, Domenica di Risurrezione, è stata battezzata e accolta nella nostra comunità la piccola Aurora, un nuovo membro che si aggiunge al popolo dei fedeli. E’ stato il coronamento di un vero e proprio giorno di festa per tutti, in cui Cristo ha vinto la morte e ci ha donato la vita eterna.
E’ iniziato così per noi il tempo di Pasqua, tempo di festa e gioia piena, e quale modo di migliore di festeggiarlo se non insieme, come abbiamo fatto con gli adolescenti ed alcune famiglie della parrocchia che si sono ritrovati il lunedì sera, Lunedì dell’Angelo, per una pizzata in allegria conclusasi guardando le foto della settimana trascorsa e cantando tutti insieme sulle note delle chitarre.